Indubbiamente uno dei più incredibili archivi di rarità su Savile Row, il Civico 11 ospita Huntsman fin dal 1919, quando, dopo aver prodotto le uniformi per l’esercito inglese durante la Prima Guerra Mondiale, l’azienda ha iniziato a rivolgere le sue attenzioni agli anni ruggenti.
Le due teste di cervo che osservano la strada da entrambi i lati della vetrina principale a sinistra sono un ricordo di un cliente che, nel 1921, si è ritrovato in qualche turbolenta bisboccia per pranzo e non è mai più ritornato. Sbiaditi e incorniciati, i Mandati Reali in esposizione testimoniano il susseguirsi di monarchi da tutta l’Europa che hanno varcato la soglia di quella che è spesso ritenuta la sede centrale della sartoria inglese su misura. Sebbene molti dei locali di Savile Row facciano anche da musei sartoriali, l’assortimento di capi messo in mostra in questa sede si fa subito notare: una redingote senza baveri adornata da due enormi piume di pavone paillettate, commissionata da David Bowie; la vecchia tenuta da caccia di Eric Clapton, restituita al luogo di nascita dopo la vendita all’asta; la redingote indossata da Gregory Peck ne “Il Forestiero”. C’è perfino un cappotto esposto al rovescio su un manichino, così da mettere in mostra la foderatura in seta sulla quale è stampata un’opera di Francis Bacon.
Tuttavia, tra tutti i capi in mostra, quello che probabilmente rispecchia meglio la ricca storia dell’edificio è il paio di calzoni alla cavallerizza di 140 anni fa, indossati da cinque generazioni della famiglia Huntsman e recuperati in Zimbabwe qualche anno fa. L’indumento è un chiaro promemoria delle origini dell’azienda Huntsman, fondata nel 1809 in una bottega al 126 di New Bond Street come “produttore di ghette e calzoni alla cavallerizza”, e ne testimonia il desiderio di rimanere fedeli alle proprie radici.
Huntsman’s Pierre Lagrange.
“Tutt’oggi, lo stile della compagnia si ispira alle ghiacce da cavallerizzo”, ci racconta Campbell Carey, Mastro del Taglio e Direttore Creativo. “Quel tipo di giacca deve vestire stretta per poter andare a cavallo, quindi è aderente in petto, presenta dei giromanica e una vita entrambi alti e una gonna lunga. La linea delle spalle è piuttosto particolare, deve essere marcata, ma naturale: non usiamo imbottiture spesse e ci basiamo sulle spalle del cliente. Facciamo trunk show in tutto il mondo, e si può riconoscere una giacca Huntsman che passeggia per Madison Avenue da un miglio di distanza”. Ricordiamo che i più esperti studiosi di Savile Row attribuiscono gran parte degli elementi distintivi di questo particolare taglio di giacca a Colin Hammick, una leggenda della sartoria che si è unita al gruppo Huntsman nel 1942, all’età di 14 anni, e già negli anni ’50 era un Mastro del Taglio. La leggenda narra che Hammick cambiasse completo anche quattro volte al giorno.
Tornando al presente, Carey, che è originario di Ayrshire, ci racconta di aver imparato tantissimi trucchi del mestiere da quando si è unito a quella che lui ha sempre ritenuto la ditta “gioiello della corona” della sartoria londinese. “Credevo di sapere tutto, ma da quando sono qui ho scoperto tantissime nuove particolarità e tecniche uniche che rappresentano l’essenza di Huntsman e vengono tramandate di generazione in generazione.“, ci rivela. “Creiamo tantissimi abiti da caccia e da campo che presentano dettagli o tasche che non sapevo esistessero: per esempio l’uso delle arricciature a piega fissa sotto la martingala al posto delle pieghe da caccia, così da migliorare la forma e la libertà del movimento sul retro della giacca, oppure le tasche con pieghe a cannone che offrono più spazio per le munizioni ma rimangono piatte quando si passeggia in città.” Carey ci racconta anche delle arcane metodologie utilizzate per creare le trame e i tagli che permettono alle giacche Huntsman di non far perdere eleganza all’indossatore quando arma il fucile e lo poggia sulla spalla.
Queste incredibili capacità tecniche, unite al romanticismo derivante dalla produzione artigianale nel Regno Unito (la produzione avviene in questa sede per gli ordini su misura di Huntsman), hanno permesso a questa ditta di avere un incredibile successo in Asia, come ci racconta Robert Bailer, Tagliatore Esperto che si occupa dei trunk show asiatici, trascorrendo tipicamente quattro mesi all’anno sul posto. “Lì le persone sono davvero esperte di sartoria e conoscono i dettagli della silhouette Huntsman, ma dobbiamo fare delle variazioni. Il profilo è leggermente più piatto, quindi si preferisce avere più forma sui lati della silhouette piuttosto davanti e dietro.”
Un’altra attrattiva per gli esperti amatori della sartoria su misura, è l’ampia offerta di tessuti esclusivi e innegabilmente particolari. “Lavoriamo con il lanificio Islay, nelle Ebridi, dal 1983,” ci spiega Carey, “e quando si tratta di creare nuovi design, cerchiamo sempre di essere più audaci. Inoltre, nel 2007, Anthony Peck, il figlio di Gregory, ci ha procurato più di 160 indumenti ritrovati nell’eredità del padre, tutti prodotti dalla Huntsman tra il 1960 e l’inizio del nuovo millennio, che ci hanno permesso di recuperare delle antiche trame a scacchi oramai dimenticate. In particolare, abbiamo recuperato una giacca in tweed con un disegno davvero unico e particolare che abbiamo battezzato ‘Peck Check’”.
Ma forse, uno degli ingredienti chiave della leggenda di Huntsman è il lungo elenco di nomi patinati presenti nell’archivio dell’azienda. I clienti dell’epoca del jazz, tra i quali spiccano il Principe del Galles (poi Edoardo VIII), il Duca di Kent, Lord Charles Cavendish, il Visconte Churchill, Rudolph Valentino e Ivor Novello, hanno portato un avvicinamento dell’azienda ad Hollywood (con Laurence Olivier, Clark Gable e il futuro Presidente Ronald Reagan). In tempi più recenti, ogni dubbio su un possibile allontanamento dal mondo di Hollywood è stato fugato dal thriller di spionaggio “Kingsman: The Secret Service”, direttamente ispirato ad Huntsman e interpretato da Colin Firth e Samuel L. Jackson con la regia di Matthew Vaughn, un fedele cliente fin dal suo 18esimo compleanno.
Si può dire che il legame secolare con il mondo delle celebrità sia un elemento essenziale del fascino e dell’identità di Huntsman? “Sicuramente è importantissimo, perché tutti vogliono vestire come i propri idoli ricchi di aspirazioni ed eleganza”, afferma Pierre Lagrange, che ha acquistato l’azienda nel 2013 ed è attualmente il Direttore dell’Associazione di Sarti su Misura di Savile Row. “Di solito le icone di stile vengono dalle generazioni precedenti, però tutto si può migliorare. Il completo da gentiluomo non è cambiato molto negli ultimi 100 anni, ma il taglio Huntsman è stato migliorato e perfezionato anno dopo anno da ogni generazione di tagliatori.” Se appoggiarsi sulle forti ed elegantemente sagomate spalle dei giganti porta alla creazione di qualcosa di così elegante e contemporaneo come la silhouette Huntsman, gli auguriamo che possano continuare a farlo ancora a lungo.